giovedì 10 settembre 2015

Il mignolo da morta

Settembre. Siedo al tavolo del salotto, tenendo le gambe, per comodità, appoggiate ad una sedia. Mi guardo i piedi.
Complice forse l'aver utilizzato uno smalto verde, le mie unghie mantengono, anche dopo la rimozione dello smalto, una sfumatura livida, poco sana.
Tra tutte le dieci dita dei miei piedi, l'attenzione viene attratta dal mignolo del piede destro.
Cereo il colore, cerea l'apparenza.
Un cilindretto leggermente incurvato di cera roseo-giallastra, terminante in un'unghia ancora bianca, ma ombrata di giallo e verdognolo.
Lo esamino con lo sguardo: sta immobile, proprio come il dito di un morto.
Una profezia di ciò che, senza alcun dubbio, prima o poi, accadrà

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